
Foto: Matthias Jurt
POSSIBILITÀ DI CREDITO ALTERNATIVE
Un aiuto in caso
di problemi di
liquidità
I crediti ponte garantiti dalla Confederazione
durante il coronavirus hanno aiutato molte PMI
a superare il peggio. Ma la crisi dimostra
che anche le PMI liquide possono ritrovarsi
rapidamente e inaspettatamente in difficoltà
finanziarie. Qui di seguito presentiamo varie
possibilità di finanziamento.
La crisi economica causata dal coronavirus ha posto
gli imprenditori davanti alla sfida più grande da
decenni. Il lockdown ha causato problemi di liquidità
perlopiù inattesi a numerose PMI. Malgrado la
Confederazione abbia concesso un rapido aiuto con
i crediti ponte, gli esperti prevedono che le PMI continueranno
a necessitare di capitale di terzi. «La crisi
ha colpito duramente molte imprese e importanti investimenti
hanno dovuto essere rimandati, aumentando
così ulteriormente il fabbisogno di capitale di
terzi. Anche la digitalizzazione necessita di ulteriori
investimenti per restare concorrenziale», afferma
Urs Gauch, responsabile Dipartimento Clientela
aziendale e membro della Direzione di Raiffeisen
Svizzera. A tal proposito saranno impiegati prevalentemente
i crediti bancari classici, in particolare per i
finanziamenti di mezzi d’esercizio o gli investimenti
di sostituzione o di ampliamento, spiega Gauch.
Factoring: per i crediti scoperti
In alcuni casi vale però la pena cercare alternative:
termini di pagamento lunghi o scarsa morale di pagamento
dei clienti possono causare rapidamente
difficoltà di liquidità per le PMI, afferma Richard
Hügle, Senior Expert Factoring Finance di Credit
Suisse (Svizzera) SA. Ed è qui che il factoring si propone
quale soluzione: «Si parla di factoring quando
un’azienda vende i crediti scoperti da forniture e
prestazioni a una società di factoring. Così il cliente
factoring può disporre di gran parte della liquidità
già subito dopo la fatturazione.»
Il vantaggio: il rischio di perdite su crediti (rischio
delcredere) è trasferito alla società di factoring.
Stando a Richard Hügle una soluzione factoring si
presta soprattutto se oltre a un miglioramento della
liquidità un’azienda ha altre esigenze, come l’ottimizzazione
della struttura di bilancio o la copertura
dei rischi di perdite su crediti.
Per le PMI con il factoring sorgono vantaggi significa-
tivi anche per gli acquisti, afferma Hügle: «Fino al 90
per cento delle fatture acquistate può essere richiesto
quale anticipo. La possibilità di agire pagando
in contanti i fornitori consente spesso di ottenere
sconti e ribassi o di offrire termini di pagamento più
lunghi nella distribuzione, con conseguenti effetti
positivi sui costi.»
Da alcuni anni il settore fintech offre altresì sempre
più alternative al credito bancario tradizionale. Già
affermate da tempo negli USA e in Gran Bretagna,
le soluzioni di crowdfunding come il crowdlending
sono sempre più apprezzate nel nostro Paese. Il
crowdlending comprende il finanziamento di imprese
o privati da parte di investitori istituzionali o
privati tramite piattaforme di intermediazione digitale;
quale controprestazione i mutuanti beneficiano
La mia DITTA 02/2020
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«La domanda di nuove fonti di
finanziamento e liquidità aumenterà ancora
nel quadro del coronavirus.»
Richard Hügle, Senior Expert Factoring Finance di Credit Suisse